Il tiramisù è il dolce italiano per eccellenza, un capolavoro, tanto semplice da realizzare quanto goloso. Questo dessert è conosciuto ed apprezzato in tutta la nostra nazione da Nord a Sud senza distinzioni… e non solo, possiamo affermare tranquillamente, che il tiramisù, è il dolce italiano più famoso nel mondo, non a caso il suo nome è presente nel vocabolario di 23 lingue diverse e che in tutta Europa è la quinta parola italiana più conosciuta.
La memoria storica della “Gioiosa Marca” ricorda che il Tiramisù nasce a Treviso nella seconda metà del ‘700/ ‘800 ed alcuni aspetti peculiari tramandati a voce testimoniano in modo inconfondibile l’origine veneta e trevigiana del dolce. La ricetta deriverebbe dallo “sbatudin” un composto di tuorlo d’uovo sbattuto con lo zucchero, utilizzato comunemente dalle famiglie contadine trevigiane come ricostituente, ma è solo verso la fine degli anni 60 che in centro a Treviso, un’antica locanda del tempo, l’attuale ristorante “Le Beccherie”, ha adottato questo dolce nel proprio menù per i clienti. Il nome del dolce è stato coniato in dialetto veneto “tiramesù” e poi italianizzato in “tiramisù” per le eccezionali capacità ristoratrici e nutrizionali del dessert. Ma a contendersi la paternità vi è anche il Friuli Venezia Giulia.
Questo dessert è una preparazione di grande successo che presenta una notevole serie di varianti, ma la mia è la versione tradizionale, una ricetta che mi è stata data da una carissima amica trevigiana, con cui ho condiviso un periodo meraviglioso della mia vita e che per anni ha fatto solo tiramisù. Quindi per la crema uso solo tuorli (che pastorizzo) sbattuti con lo zucchero, mascarpone, infine caffè e savoiardi.
Ingredienti
9 tuorli
300 gr di zucchero semolato
750 gr di mascarpone
300 gr circa di savoiardi
caffè zuccherato e fatto raffredare
Procedimento
Preparare il caffè con la classica macchinetta, oppure con quella automatica, metterlo in una ciotola, zuccherare e lasciare raffreddare.
Io per scelta pastorizzo i tuorli, ma in tanti non lo fanno, quindi scrivo come procedo con la pastorizzazione, se non si fa allora si montano direttamente i tuorli (a temperatura ambiente) con lo zucchero in una capiente ciotola.
Mettere i tuorli in una pentola dal fondo spesso, unire lo zucchero ed amalgamare con una frusta, portare sul fuoco molto basso.
Con un termometro aspettare che la temperatura delle uova arrivi ad 82 gradi girando ogni tanto con la frusta e cercare di mantenere 82 gradi per un paio di minuti. Se non avete il termometro togliete la crema dal fuoco quando questa velerà il cucchiaio.
Aspettare che si raffreddi la crema e versala in una ciotola capiente, montare per bene con uno sbattitore elettrico
Versare il mascarpone e continuare a montare un paio di minuti
fino a quando non si ottiene la giusta densità
A questo punto si può montare il dolce usando una pirofila quadrata o rettangolare. Inzuppare i savoiardi velocemente nel caffè ormai freddo (la mia amica mi faceva contare velocemente fino a 3) e predisporre una fila nella pirofila scelta, versare metà della crema
stendere per bene crema e predisporre la seconda fila di savoiardi, terminare con la crema restante e livellare. io ho scelto un contenitore rettangolare con il coperchio, e questa dose è sufficiente per 15 persone.
Chiudere il coperchio o mettere carta stagnola ed unire il cacao solo al momento di servirlo
deve riposare almeno qualche ora prima di servirlo, sarebbe opportuno farlo il giorno prima in modo che i sapori si amalgamino per bene tra loro
ed ora una fetta per voi!
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